1. |
Intro
01:10
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2. |
Ombre
02:35
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Lascio cadere sassi dietro di me
seguimi / cercami…
cercami nei mari,
cercami negli alberi...
cercami nel vento ,
cercami nei sassi...
Impassibile sarà il mio sguardo
perché non serve guardarsi indietro
il presente è ciò che conta,
le vite che ho incontrato
sfumate dietro ad ombre
…ora è il momento di farle andare via…
Ho aspettato una luce
per troppo tempo
ho cercato altrove
quando era lei in me
Ora la brezza
mi passa tra i capelli
e porta via la polvere d’ombra
rimasta assopita
la polvere d’ombra rimasta assopita
Ora cammino da solo,
e lascio cadere sassi
per chi vuole seguirmi
orizzonte divorami...
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english:
I drop rocks behind my back
Follow me
I drop rocks behind my back
Look for me
Look for me through the seas
Look for me through the trees
Look for me through the wind
Look for me through the rocks
my gaze will be stony
Because it’s no use looking back
only the present really matters
The lives that I met have faded away
They’ve faded away into shadows
Now has come the time to shoo them off...
I’ve waited for the light
too long
I sought elsewhere
While she's been inside of me
Now the wind blows through my hair
Blowing off the shadow’s dust
That was left drowsy
Now I walk alone
I drop rocks behind my back
for those who want to follow me
Horizon devour me!
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3. |
Nel Nome del Padre
01:42
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Cosa ti ha colpito, cosa ti ha ferito,
cosa ti ha gettato, nel varco delle scelte,
Innocente, lo sguardo di un bambino
ferito nell’iride, prima ancora di urlare:
“sono nato in un mondo”
il peso sonoro delle parole
perfora e taglia a pezzi una lingua innocente
troppi rimpianti incisi sul tuo petto
troppi rimpianti sul tuo letto di morte
come un masso pesante
come roccia tagliente
spaccano le gambe
a scomode verità
uno sguardo, una parola diversa, può farti concepire che:
molte volte siamo noi stessi a rinchiuderci
ad erigere muri fantasma divenuti invalicabili
opinioni che abbiamo di noi stessi
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4. |
La Fuga
03:35
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Fuggire per chiamare le cose con il loro vero nome
scoprire l’idea, cancellare l’idea
di esser cresciuto
dove l’uomo mangia se stesso
come il gelo mangia l'inverno
come evadere da menti ghiacciate
dove siamo finiti ?
dove tintinnii di solitudine brusii di sottofondo
non si spengono
rimango seduto,
in un etere immerso di dolore,
la vita senza vita, è l’immensa delusione,
di poter solo guardare,
rimanere immobili a guardare,
divenire turisti del mondo...
rimanere turisti del mondo
ci vuole coraggio a rimanere immobili,
a divenire turisti del mondo dell'intimo mondo,
rimanere immobili a guardare l'intimo mondo...
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5. |
Gaia
02:11
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Nascosta tra le rocce e fango
tra foreste e valichi si desta
quieta e sovrana gaia
madre pacifica e rispettosa
vegliava su di noi madre
contava su di me madre
vegliava su di noi madre
contava su di me madre
senza fiato esamine piangerai
quella tua ultima lacrima lei si riprenderà
fino all'ultima goccia
era pura come il diamante
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6. |
Come le Rondini
01:46
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E come sempre mi ritrovo qui
nell’incenso dei miei pensieri
sperando di non riconoscermi
particella che ogni tanto impazzisce
impregnato dal vostro caos
creato per estraniarvi da tutto il resto
autosufficienza è moto azione
creare occupazione è per soddisfare un languore
coscienza ed idee stuprate
alluvione di cervelli impazziti
è l’unico prezzo da pagare,
forse l’unico prezzo da pagare
come le rondini devo migrare
senza idee saremo come scatole
piene di souvenir di guerra
il presente sgretola le nostre ossa
la memoria è un dopo di pochi
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7. |
In Quegli Anni
02:13
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Quale funerale
nessuna tomba potrà mai
contenere
il tuo cadavere un rifiuto nella terra silenzioso
inquina
quelle fosse andrebbero bruciate
solo fiamme e vapore,
inalarne l'odore fa anche male
le stragi fasciste reclaman giustizia
le vostre vite celate nell'ombra
nascoste tra volti celate nell'ombra
nascoste tra molti celate nell'ombra
impunite
l'internazionale nera una piaga concreta
indelebile nelle menti,
cicatrice nel cuore di chi ha lottato
In quegli anni tombe di stato è ciò che è stato.
ora e sempre
In quegli anni, tombe di stato è ciò che è stato.
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8. |
I Denti del Serpente
01:50
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In fondo alla gola quel vortice ingoia
non so come vi sentiate non so come vi sentiate
a mangiare lo stesso veleno che ci lanciate
non so come vi sentiate ad essere servi del serpente,
come piccoli topi dietro ad un pifferaio
vi promettono miele vi ritroverete fra i denti
i denti che difendete vi hanno già divorato...
tenuti allo scuro del tetro volere
camminate legati ad un filo
le vostre danzanti parole di fuoco
non mi sciolgono più non mi colpiscono più
quei pugni serrati alle spalle
non mi colpiscono più i vostri pugni
non mi sciolgono più
le vostre danzanti parole di fuoco
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english:
In the depht of your throat,
that vortex gobbles all
I don’t know how you feel
I don’t know how you feel eating the same poison you throw us
I don’t know how you feel being slaves of the snake
just like little mice, following the piper
They promise you honey,
and between the teeth you’ll lie
The same teeth you protect
Are the same that've already devoured you
They have already devoured you
Unaware of their vicious desires you walk
Tied with a rope
Your dancing flaming words don’t melt me anymore
They don’t strike me anymore
Those clenched fists behind my back
They don’t strike me anymore
Your punches….
They don’t hit me anymore
Your dancing words of fire
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9. |
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E’ solo il ricordo di te che mi resta :
tra le ossa
fra le membra
nel midollo
è solo il ricordo
Terra mia ti guardo ma non ricordo:
la tua voce,
il tuo odore
la tua pelle
ti guardo e non ricordo
ma ora ti dono il mio cuore trasparente
servito su un letto di foglie d’autunno
il mio cuore trasparente
hai visto strappare abiti e lanciare pietre sul volto
quel volto ora piange lacrime di pietra
Lo hai visto?
Perché non parli un ragno ti ha morso la lingua?
Bugiardo!
hai fiabe cucite sul retro delle labbra,
tante da farti dimenticare
come si guarda, come si parla, come si ascolta
Ora hai qualcuno con cui correre
ora hai qualcuno a fianco,
ora hai qualcuno...
-collaborazione con Dalila, voce degli Anestesi, e Giorgio al violino
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10. |
Cenere
03:14
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Ma quando gli occhi tremano
dinanzi la paura della mente
diventata adulta scivola in fondo alla gola,
mentre lo sguardo errante cerca di fuggire
dalla miseria del suo paese
L’assenza di valori lascia spazio all’indifferenza.
chi non parteggia non ha il coraggio di guardare
Intatta come la cenere, gracile come una pietra,
questa la loro forza
l’indifferenza all’ingiustizia
l'io diventato così grande
oscura il nostro noi
Intatta come la cenere, gracile come una pietra,
questa la loro forza
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Eco - paroleveloci Milano, Italy
Il progetto Eco: Dario, Ema ed Andy nasce agli inizi del 2013.
Le nostre radici si fondano nell'antifascismo e
nell’autoproduzione: strumento di difesa e reazione ad un sistema sempre più stringente.
Con testi in italiano e musica veloce
intendiamo gridare il nostro dissenso.
Che l'Eco si diffonda!
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